IISS De Nittis

Cittadinanza digitale – bullismo e cyber bullismo – regole di comportamento nel cyberspazio

Lo scorso 2 aprile nella sede associata di Canosa di Puglia dell’IISS Nicola GARRONE, nell’ambito delle iniziative dirette a promuovere le competenze disciplinari e trasversali, programmate nell’Unità di Apprendimento di Educazione Civica “Nucleo concettuale Cittadinanza Digitale”, le classi I e II sez. AC indirizzo SERVIZI COMMERCIALI GRAFICA PER LA COMUNICAZIONE VISIVA, PUBBLICITARIA E WEB, hanno incontrato la Sezione di Canosa di Puglia dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato nelle persone dell’Isp. ZINGARELLI e dell’Isp. DI PIETRO, con l’intervento del dott. Gregorio PASANISI, Ispettore del locale Commissariato di Polizia di Stato.
La comunicazione globalizzata, l’utilità ed i vantaggi innegabilmente connessi all’utilizzo dei c.d. Social Network, impone un surplus di educazione alle buone regole di comunicazione, alle buone regole di convivenza e di rispetto reciproco.
Conversando con gli studenti, l’Isp. Pasanisi ha preliminarmente illustrato il Codice Penale vigente; gli studenti hanno letto alcuni articoli che individuano le specifiche condotte che integrano i reati quali la rapina, l’oltraggio, la sostituzione di persona, i reati da maltrattamento, condotte tutte, ravvisabili nelle numerose e svariate forme che assumono in concreto il bullismo ed il cyber bullismo. Mediante la visione di brevi video, sono stati ricostruiti i passaggi apparentemente “innocenti” in cui si articola la “trappola” nella quale, soprattutto i più giovani si ritrovano impigliati allorquando si accorgono che è stato proprio a causa delle informazioni personali fornite al/alla proprio/a aguzzino/a che ci si trova in un vicolo cieco.
Comunicare con leggerezza a soggetti di cui non si sa nulla o non si è verificata l’identità, il proprio indirizzo, le proprie abitudini, condividere con essi fotografie non solo “intime” può relegare un giovane in un baratro dal quale sarà difficile risalire e mai senza cicatrici indelebili.
I Relatori hanno fornito agli studenti gli strumenti per riconoscere, prevenire e contrastare il fenomeno della discriminazione intorno al quale si articolano le dipendenze e numerose fattispecie quali il bodyshaming, le challenge-sfide social, fino al più ignobile grooming.
Da parte loro gli studenti hanno dimostrato di conoscere molte delle insidie che la Rete nasconde ed hanno formulato domande pertinenti che dimostrano quanto il “problema” sia attuale, sentito e quanto lo stesso necessiti di essere costantemente affrontato per impedire che il silenzio finisca per rappresentare l’habitat naturale per il proliferare dei sentimenti e delle condotte più ripugnanti e infami.